Essere primi su Google non basta più. Con l’arrivo del Google AI Mode (link alla documentazione ufficiale), il motore non restituisce soltanto una lista di link: genera risposte sintetiche e contestuali combinando informazioni da più fonti.
Al centro di questa rivoluzione c’è il meccanismo di Query Fan-Out, che trasforma una singola domanda in più sotto-query parallele, per fornire risposte più complete e pertinenti.
La vera sfida, quindi, non è più solo “posizionarsi”, ma essere scelti e citati come fonte dalle AI di Google.
Argomenti Principali
- Il Query Fan-Out scompone le ricerche complesse in sottoquery, migliorando la pertinenza e la completezza delle risposte fornite da Google.
- Questo approccio richiede una strategia SEO focalizzata su contenuti di alta qualità e strutturati, in grado di rispondere a domande multidimensionali.
- L’implementazione di markup strutturati e cluster tematici è fondamentale per ottimizzare i contenuti e migliorare la visibilità nelle ricerche condotte tramite intelligenza artificiale.
Cos’è il Google AI Mode
Il Google AI Mode è la modalità in cui Google produce AI Overview, cioè risposte dirette e dettagliate, costruite non su keyword singole ma su:
- comprensione semantica delle intenzioni,
- generazione di sotto-query correlate,
- raccolta e sintesi dei dati,
- citazioni delle fonti autorevoli.
Comprendere il Query Fan Out: cos’è e come funziona nella ricerca Google AI Mode
Il Query Fan Out è una tecnica di Google che scompone domande complesse in sottoquery più semplici per fornire risposte precise e pertinenti. Facilita ricerche più complete e migliora l’esperienza utente. Scopri come funziona e perché è cruciale per la SEO.
Definizione di Query Fan-Out
Le Query Fan-Out rappresentano una metodologia avanzata utilizzata dai motori di ricerca basati su intelligenza artificiale per processare le ricerche degli utenti. Il termine “fan-out” deriva dall’informatica e indica la capacità di un sistema di scomporre un’operazione complessa in multiple operazioni parallele.
Nel contesto della ricerca AI, una Query Fan-Out funziona così:
- Analisi della query principale: L’AI analizza la richiesta dell’utente identificando il tema centrale
- Scomposizione semantica: La query viene frammentata in multiple sotto-domande correlate
- Elaborazione parallela: Ogni sotto-query viene processata simultaneamente
- Sintesi delle informazioni: I risultati vengono aggregati in una risposta coerente e completa
A differenza delle metodologie tradizionali, il Query Fan-Out offre il vantaggio di fornire risposte più ampie e dettagliate, coprendo una gamma più vasta di informazioni. Google utilizza una serie di criteri per selezionare le risorse da cui estrarre i dati durante il processo di Query Fan-Out. Tra questi criteri, l’affidabilità e la qualità delle informazioni giocano un ruolo cruciale.
Questo significa che i contenuti di alta qualità, ben strutturati e autorevoli hanno maggiori probabilità di essere selezionati dall’intelligenza artificiale di Google, migliorando così la loro visibilità nei risultati di ricerca e fornendo link alle fonti sui siti, creando un indice utile per gli utenti.
Come funziona il Query Fan-Out nella Ricerca Google

Il Query Fan-Out permette a Google di fornire risposte più diversificate e articolate, migliorando significativamente l’esperienza di ricerca degli utenti. Quando un utente effettua una ricerca complessa, Google utilizza il Query Fan-Out per scomporre la domanda in sottotemi e raccogliere informazioni dettagliate su ognuno di essi. Questo processo consente di ottenere risposte più complete e contestualizzate, migliorando la pertinenza e la tempestività delle informazioni fornite.
L’approccio del Query Fan-Out cambia radicalmente il modo in cui google elabora e restituisce i risultati di ricerca. Invece di limitarsi a fornire una lista di link, Google è in grado di generare risposte dirette e dettagliate, integrando informazioni provenienti da diverse fonti affidabili. Questo non solo rende la ricerca online più efficace, ma aiuta anche gli utenti a trovare rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno.
La ricerca su Google è quindi diventata molto più sofisticata, grazie all’uso del Query Fan-Out. Questo approccio non solo migliora la qualità delle risposte, ma cambia la ricerca rendendo anche l’interazione con il motore di ricerca più intuitiva e soddisfacente. Gli utenti possono ora ottenere risposte più complete e precise, senza dover navigare tra molteplici pagine di risultati.
Esempi pratici di Query Fan-Out
Per comprendere meglio come funziona il Query Fan-Out, è utile esaminare alcuni esempi pratici. Immagina di porre una domanda complessa come “Quali sono i migliori ristoranti vegani a Milano?”. Il sistema di Query Fan-Out suddividerà questa richiesta in sotto-domande più specifiche, come “Quali sono le recensioni dei ristoranti vegani a Milano?”, “Quali sono i menu offerti da questi ristoranti?” e “Quali sono gli orari di apertura?”.
Questo approccio permette di affrontare domande complesse che richiedono informazioni da diverse prospettive. Ad esempio, per rispondere alla domanda sui migliori ristoranti vegani, il sistema analizzerà simultaneamente le recensioni degli utenti, i menu disponibili e gli orari di apertura, fornendo una risposta completa e dettagli, tenendo conto anche del feedback degli utenti. In questo modo, l’utente riceve tutte le informazioni necessarie in un’unica risposta, senza dover cercare ulteriormente.
In sintesi, il Query Fan-Out migliora notevolmente la qualità e la completezza delle risposte fornite da Google. Questa tecnica consente di ottenere informazioni più dettagliate e contestualizzate, rendendo l’esperienza di ricerca molto più soddisfacente. Gli utenti possono porre domande complesse e ricevere risposte esaustive, risparmiando tempo e sforzi nella ricerca di informazioni.
Differenze tra Query Tradizionali e Query Fan-Out
Le principali differenze tra le query tradizionali e quelle gestite tramite Query Fan-Out sono:
- Le query tradizionali si basano principalmente sul matching delle parole chiave, cercando di trovare le pagine web che meglio corrispondono ai termini di ricerca inseriti dall’utente.
- Il Query Fan-Out sposta il focus dalla semplice corrispondenza delle parole chiave alla comprensione dell’intenzione dell’utente.
- Il Query Fan-Out collega concetti semanticamente correlati.
- Questo passaggio rappresenta un cambio da una logica di ricerca tradizionale basata su parole chiave a una basata su semantica.
Inoltre, con l’introduzione del google AI Mode, Google non si limita più a fornire una lista di risultati, ma genera risposte dirette, elaborando i dati in modo semantico. Questo significa che gli utenti possono ottenere risposte precise e dettagliate alle loro domande, senza dover cliccare su molti link per trovare le informazioni di cui hanno bisogno durante il google i o. Inoltre, è utile consultare un google ai overview per comprendere meglio queste funzionalità.
Pertanto, il Query Fan-Out rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alle query tradizionali, migliorando la pertinenza e la completezza delle risposte fornite da Google. Questo approccio non solo rende la ricerca online più efficace, ma richiede anche un adattamento delle strategie SEO per rispondere alle nuove esigenze della modalità AI.
Implicazioni SEO del Query Fan-Out
Con l’introduzione del Query Fan-Out, la SEO moderna ha visto un cambiamento significativo:
- La copertura semantica è diventata più importante della semplice corrispondenza delle parole chiave.
- I contenuti devono essere strutturati per rispondere a domande complesse.
- È necessario coprire ampi argomenti in modo conciso e strutturato.
- Google classifica ora i “chunk”, ovvero singoli blocchi di contenuto, piuttosto che l’intera pagina di un articolo.
Questo cambiamento ha modificato le regole del gioco per la visibilità nel mondo online.
Un’altra implicazione significativa è la diminuzione del traffico organico, poiché Google costruisce risposte dirette senza che l’utente debba cliccare su un sito, riducendo la visibilità tradizionale. La visibilità non si misura più in posizioni nei risultati di ricerca, ma in citazioni e inclusione nei temi giusti durante il percorso informativo dell’utente. Questo richiede un focus su contenuti di alta qualità che rispondano a domande complesse, piuttosto che sulla semplice ottimizzazione per parole chiave.
Le intelligenze artificiali tendono a selezionare contenuti basati sulla loro autorevolezza e capacità di fornire risposte utili, piuttosto che sulla loro popolarità. La visibilità online potrebbe non tradursi più in clic diretti, ma piuttosto in un’esperienza utente migliore e più coinvolgente offerta dalla modalità intelligenza artificiale.
Le metriche tradizionali di traffico organico potrebbero non essere più efficaci, rendendo necessario un monitoraggio di nuovi indicatori chiave di prestazione in tempo reale.
Ottimizzazione dei Contenuti per il Query Fan-Out
Ottimizzare i contenuti per il Query Fan-Out richiede un approccio strategico e ben pianificato. Nel contesto del Query Fan-Out, i contenuti strutturati in ‘semantic chunks’ hanno maggiori probabilità di essere selezionati dall’AI, aumentando la visibilità rispetto alle query tradizionali. È fondamentale strutturare il contenuto in modo che risponda a più intenti degli utenti, in modo da essere selezionati dalle risposte dell’AI.
Un’altra strategia efficace è ottimizzare i contenuti per le sottoquery, invece che solo per la parola chiave principale, coprendo ampi argomenti in modo conciso e strutturato. Pensare come un consumatore aiuta a prevedere quali altre domande potrebbero sorgere, aumentando così le possibilità di corrispondere a più sottoquery attraverso una deep search, migliorando l’esperienza di ricerca, la lettura e le funzioni.
Utilizzare headings, tabelle, bullet points e FAQ per facilitare l’analisi da parte dei modelli AI è essenziale per migliorare la visibilità dei contenuti.
Utilizzo di Markup Strutturato
L’uso di markup strutturato, come schema.org, è un altro componente chiave per ottimizzare i contenuti per il Query Fan-Out. Il markup schema.org migliora la visibilità e l’estrazione di dati dai contenuti online, consentendo all’AI di identificare facilmente le informazioni chiave all’interno dei contenuti. Questo non solo aiuta a migliorare la visibilità nei risultati di ricerca, ma rende anche più facile per l’AI comprendere e utilizzare i dati presenti nei contenuti, inclusi quelli del knowledge graph.
L’uso di markup strutturato consente all’AI di identificare facilmente le informazioni chiave all’interno dei contenuti, migliorando così la qualità delle risposte generate. Implementare schema markup rilevanti e ottimizzare la velocità e l’UX del sito sono pratiche essenziali per migliorare la visibilità e l’interazione degli utenti con i contenuti.
Creazione di Cluster Tematici
La creazione di cluster tematici è un’altra strategia efficace per ottimizzare i contenuti per il Query Fan-Out. Organizzare i contenuti in cluster tematici con una Pillar Page centrale e Cluster Pages per approfondire è un approccio efficace per migliorare la visibilità e l’autorità su un argomento specifico. Questo metodo facilita all’intelligenza artificiale la raccolta di informazioni rilevanti in modo coerente, migliorando la qualità delle risposte generate.
Suggerisco la lettura del mio articolo Oltre la SEO Semantica: cos’è la Content Optimization 3.0 e perché cambierà il modo di fare SEO .
L’approccio dei topic cluster aiuta a consolidare l’autorità su un argomento specifico, aumentando la possibilità di posizionamento nei risultati di ricerca. Costruire topic clusters arricchiti da sotto-articoli che rispondono a sotto-query è essenziale per migliorare la visibilità e l’esperienza di ricerca degli utenti.
SEO Leader System: il framework operativo FAN-OUT

Il framework operativo FAN-OUT offre un approccio strategico per gestire e ottimizzare le query. Applicando il framework FAN-OUT, è possibile generare contenuti più pertinenti e mirati, aumentando la rilevanza nelle ricerche degli utenti. Questo approccio non solo migliora la qualità dei contenuti, ma permette anche di rispondere in modo più efficace alle esigenze degli utenti.
Il framework FAN-OUT è un mio metodo pratico in 6 step per rendere i contenuti AI-first:
- Focus on Intent → mappa intenti primari e secondari.
- Assemble Topic Clusters → crea pillar + cluster per coprire i sotto-intenti.
- Nurture with Structure → rendi i contenuti “a blocchi” (FAQ, bullet, tabelle, etc).
- Overlay Technical Schema → implementa schema markup utile, ottimizza performance e UX.
- Use Authority & Citations → inserisci fonti autorevoli e Digital PR di qualità.
- Track, Update, Iterate → monitora citazioni AI, share of voice AI, aggiorna costantemente.
Questo è il mio framework operativo che si integra nella mia metodologia di lavoro SEO Leader System che si fonda su 7 pilastri:
- 🔵 Audit Semantico e Tecnico
- 🔵 Content Expansion & Clustering
- 🔵 Local & eCommerce Optimization
- 🔵 AI & GEO Optimization
- 🔵 Authority & Trust Building
- 🔵 Monitoraggio & Iterazione
- 🔵 Topical Authority (copertura completa e coerente di ogni argomento chiave)
Questo approccio unisce SEO tradizionale, ottimizzazione locale/eCommerce e visibilità AI-first, con un obiettivo chiaro: non solo posizionare, ma farsi citare dalle AI di Google.
Con il framework FAN-OUT trasformiamo i contenuti in asset AI-friendly, progettati per emergere nelle risposte generative. Con il SEO Leader System garantiamo invece una strategia scalabile per eCommerce, business locali e brand. Uniti, creano un percorso completo: operatività immediata + visione strategica a lungo termine.
Monitoraggio e Adattamento delle Strategie SEO
Monitorare e adattare le strategie di marketing SEO è essenziale per rimanere competitivi nell’era del Query Fan-Out. Utilizzare strumenti come Google Search Console e Google Analytics è fondamentale per monitorare le performance del sito e capire come i contenuti vengono visualizzati e utilizzati dagli utenti. Questi strumenti forniscono dati preziosi che possono aiutare a identificare aree di miglioramento e opportunità per ottimizzare ulteriormente i contenuti, inclusa la posizione nelle serp.
Adattare la strategia SEO in base ai dati raccolti è cruciale per migliorare continuamente le performance. Una buona pratica per i cluster tematici è quella di includere collegamenti interni tra le pagine per migliorare l’autorità di dominio. Questo non solo facilita una navigazione più intuitiva, ma migliora anche l’esperienza utente, aumentando l’autorità del sito e la sua visibilità nei risultati di ricerca.
Monitorare e adattare le strategie SEO è un processo continuo che richiede attenzione costante e una volontà di apprendere dai dati. Questo approccio permette di migliorare continuamente l’efficacia della strategia SEO, aumentando la visibilità e la pertinenza dei contenuti online.
Conclusione
Il Query Fan-Out rappresenta una rivoluzione nel mondo della ricerca online, offrendo risposte più precise e dettagliate alle domande degli utenti. Abbiamo esplorato come funziona questa tecnica, le sue differenze rispetto alle query tradizionali e le sue implicazioni per la SEO. Ottimizzare i contenuti per il Query Fan-Out richiede un approccio strategico, che include l’uso di markup strutturato, la creazione di cluster tematici e l’applicazione del framework operativo FAN-OUT.
Il framework operativo FAN-OUT è il livello tattico di ottimizzazione, che rende i contenuti “chunkable”, semanticamente completi e pronti per l’AI Mode. Il SEO Leader System è invece la mia metodologia che assicura coerenza, Topical Authority e scalabilità. Integrandoli, nascono strategie che coprono ogni livello: dal singolo contenuto alla visibilità AI-first del brand.
Il futuro della SEO è sempre più legato alla capacità di rispondere in modo efficace alle domande complesse degli utenti, utilizzando tecniche avanzate come il Query Fan-Out. Adattare le nostre strategie a questa nuova realtà ci permetterà di migliorare la visibilità e la pertinenza dei nostri contenuti, offrendo un’esperienza di ricerca migliore e più soddisfacente per gli utenti. Non resta che mettersi al lavoro e applicare queste nuove tecniche per rimanere competitivi nell’era dell’intelligenza artificiale.
Se vuoi una consulenza su Google AI Mode e AI Overview, o stai cercando un consulente AI Search che ti aiuti a emergere nelle risposte generative, contattami: insieme costruiremo la tua strategia AI-first.
Google AI Mode e Query Fan-Out – Domande Frequenti
Che cos’è la tecnica del Query Fan-Out?
La tecnica del Query Fan-Out consiste nel suddividere una ricerca dell’utente in diverse sottoquery correlate, ognuna focalizzata su un intento, contesto o entità specifica. Questo approccio migliora la precisione e la pertinenza dei risultati ottenuti.
Come funziona la modalità AI di Google (Google AI Mode) nella gestione delle query?
Google AI Mode gestisce le query suddividendole in strati tematici per comprendere meglio le diverse intenzioni dell’utente. Questo approccio consente di fornire risposte più pertinenti e precise.
Quali sono le implicazioni SEO della tecnica del Query Fan-Out?
Le implicazioni SEO della tecnica del Query Fan-Out evidenziano l’importanza della copertura semantica rispetto alla semplice corrispondenza delle parole chiave, poiché contenuti superficiali non verranno valorizzati. Ogni sezione deve rispondere a una sottoquery specifica per essere efficace.
Qual è l’importanza di pensare come un consumatore nella creazione di contenuti?
Pensare come un consumatore è fondamentale nella creazione di contenuti perché consente di anticipare le domande e le esigenze del pubblico, migliorando la rilevanza e l’engagement. Questo approccio aumenta le probabilità di rispondere a diverse sottoquery e soddisfare le aspettative degli utenti.
Quali strumenti possono essere utilizzati per mantenere una profondità semantica nei contenuti?
Utilizzare strumenti come Answer The People e Google Trends è fondamentale per mantenere una profondità semantica nei contenuti, poiché permettono di individuare le domande reali degli utenti e i comportamenti di ricerca emergenti. In questo modo, puoi creare contenuti più pertinenti e coinvolgenti.
Cos’è la SEO AI-first?
La SEO AI-first è un termine nuovo e ancora poco diffuso in Italia, che descrive un approccio all’ottimizzazione centrato sull’intelligenza artificiale.
Non si tratta più solo di scalare le SERP tradizionali, ma di creare contenuti che possano essere scelti e citati dalle risposte AI (Google AI Mode, AI Overview, ChatGPT Search, Perplexity).
All’estero questo concetto viene già chiamato AI-first SEO. La sostanza non cambia: l’obiettivo è progettare contenuti chunkable, semantici e autorevoli, supportati da dati strutturati e Topical Authority, così da garantire visibilità non solo nei risultati organici, ma soprattutto nelle risposte generate dall’AI.
Si basa su:
-
copertura semantica degli intenti generati dal Query Fan-Out,
-
contenuti chunkable e strutturati (semantic chunks, FAQ, tabelle),
-
uso di dati strutturati (Schema.org),
-
costruzione di Topical Authority per essere riconosciuti come fonte affidabile.