Per verificare il livello di interazione degli utenti con il sito web, Google Analytics utilizza un parametro denominato frequenza di rimbalzo (o bounce rate): con questa espressione si intende la percentuale di visitatori che abbandonano (o rimbalzano) un sito dopo averne consultato solamente una pagina e senza aver interagito con essa. Questa misura è sicuramente tra le più complesse utilizzate da Google ma anche tra le più utili: la frequenza di rimbalzo, infatti, permette di calcolare la qualità del traffico sul sito web e, in definitiva, se il sito stesso risulta interessante per gli utenti oppure no.
Esistono due diverse tipologie di frequenza di rimbalzo:
Di una pagina: Google calcola il bounce rate di una sola pagina del sito. Per farlo viene misurato il rapporto tra il numero totale di rimbalzi su una singola pagina in un certo lasso di tempo e il numero totale di visualizzazioni nello stesso periodo;
Dell’intero sito: il colosso americano misura anche la frequenza di rimbalzo di un intero sito web. Per farlo viene calcolato, in un determinato lasso di tempo, il rapporto tra il numero totale di rimbalzi su tutte le pagine del sito e il numero totale di visualizzazioni in tutte le pagine del sito.