l’ottimizzazione SEO è l’insieme di tecniche e strategie per il posizionamento di un sito web nella pagina dei risultati di ricerca organici (SERP – Search Engine Results Page) dei motori di ricerca, come Google. L’obiettivo principale della SEO, un processo in progress, è indicizzare il sito, prima, e poi renderlo visibile tra le prime posizioni della pagina dei risultati di ricerca per aumentarne il traffico in entrata con l’intento di generare una conversione, lead (contatti), iscrizioni a liste, richieste di informazioni e preventivi, vendite.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca non è una scienza esatta
Ci sono tanti miti SEO che circolano da anni intorno ai fatidici fattori di ranking. Esistono, certo, senza dubbio, ma non sono noti e condivisi dai motori di ricerca. Se ne conoscono alcuni, che diventano buone prassi da seguire, ma non sono scritti sulla pietra e sono passibili di cambiamenti nel tempo con l’evolversi dei motori di ricerca. Alcuni possono anche perdere la loro importanza.
È bene, dunque, mantenersi aggiornati e non affidarsi alla “lista ufficiale e sempiterna”. Non esiste una lista ufficiale dei fattori di posizionamento o un elenco di controllo Google che si possa seguire. Quello che sappiamo, è che ci sono alcuni fattori o segnali che Google considera importanti per classificare le pagine.
I fattori che influenzano l’ottimizzazione SEO
Prima di entrare nel vivo, vorrei fare una breve anticipazione sui fattori che influenzeranno sempre più la SEO.
Secondo un sondaggio di Statista, che ha coinvolto più di 3.500 professionisti SEO, i tre principali fattori emergenti di SEO per i ranking di ricerca a livello globale sono:
Apprendimento automatico/IA (11,3%)
Core Web Vitals (10,8%)
E-E-A-T & fonti affidabili (10,2%)
Non v’è dubbio che al centro di tutto vi sia la qualità dei contenuti: affidabilità, esperienza, qualità dell’informazione, riconoscibilità del brand e/o professionista. A questo si appaia, ovviamente, la qualità del sito che ospita i contenuti. Dunque: velocità, fluidità, buone vibrazioni, sicurezza e rispetto della privacy, tutti avamposti di una buona ottimizzazione SEO.
Questa evoluzione è guidata dall’intento di fornire risultati di ricerca che rispondano precisamente alla query dell’utente e forniscano ulteriori informazioni preziose da fonti credibili.
Come si fa la SEO?
La SEO si fa mettendola in pratica, ovvero ottimizzando un sito, un eCommerce, una landing page, qualsiasi piattaforma giri in rete che debba essere:
indicizzata, quindi resa visibile e accessibile ai motori di ricerca che sguinzaglia i suoi spider per analizzare e includere quel sito nel suo database e poterlo mostrare, poi, nei risultati di ricerca pertinenti. Indicizzazione e Posizionamento sono due cose diverse ed capire le differenze e il motivo per il quale, eventualmente, un sito non si indicizza. Si lavora prima all’indicizzazione e poi al posizionamento;
trovata in SERP alla digitazione di una query → es: “come si fa la pizza fatta in casa”; “dove comprare scarpini da calcio online”; “ristoranti a Parigi”; “prezzo ultimo modello IPhone”. E questa è per l’appunto la fase del posizionamento;
apprezzata e visitata: una pagina apprezzata viene seguita, rivisitata, consultata quando si cerca qualcosa a titolo informativo o quando si vuol comprare qualcosa in un negozio online di cui ci si fida. Anche questo risultato poggia sull’ottimizzazione della cosiddetta esperienza utente resa piacevole da alcuni elementi (velocità di caricamento, accessibilità alle informazioni, lettura piacevole grazie alla formattazione dei contenuti, operazioni intuitive, dalla registrazione, alla richiesta di informazioni, al download all’eventuale acquisto).
I tre “pilastri” della SEO: SEO tecnica, SEO on-page, SEO off-pageLa SEO è una ma al suo interno contiene 3 diversi ambiti di applicazione che collaborano in sinergia per l’ottimizzazione.