La rivoluzione digitale ha portato un cambiamento radicale nelle abitudini dei consumatori che si sono trasformati da semplici clienti a veri e proprio buyer. Non si tratta semplicemente di una questione linguistica, ma un mutamento che ha interessato abitudini e aspettative nei confronti del prodotto e, di conseguenza, anche i canali attraverso i quali entrare in contatto con un brand.
Cosa cambia tra media tradizionali e media digitali
All’interno della categoria “media tradizionali” rientrano una grande varietà di canali di comunicazione tra cui la televisione, la radio, le email e i cartelloni lungo strada. Questi strumenti erano figli delle necessità ed abitudini dei consumatori la cui attenzione poteva essere catturata efficacemente in questo modo. A questo proposito è opportuno sfatare un mito: i media tradizionali funzionavano e spesso funzionano anche ora; a differenza di quanto si possa pensare l’efficacia dei “vecchi media” era eccellente e non si trattava di “un primo approccio comunicativo e rudimentale” nei confronti dei consumatori. Gli strumenti di comunicazione che veniva utilizzati erano perfetti in relazione ai tempi nei quali venivano utilizzati.
Il passaggio da media tradizionali a quelli digitali si è consumata in maniera più evidente negli ultimi anni e col lockdown, si è assistito ad una rapida sostituzione di due. Il mutamento si è consumato in poco tempo ed è stato favorito da alcuni elementi:
- diffusione della connessione ad internet: per quanto possa sembrare scontato, l’ampliamento del bacino d’utenza di coloro che potevano accedere a internet ha comportato una radicale rivisitazione delle strategie di comunicazione da parte le aziende. Grazie al web gli utenti non solo si informano, ma confrontano le recensioni e soprattutto compiono acquisti: tutto questo senza una connessione veloce wifi o ad una rete 4G/5G non sarebbe nemmeno pensabile.
- utilizzo dello smartphone: il passaggio da cellulare a smartphone ha dato una svolta decisiva a favore dei nuovi media. Oggi gli utenti si connettono soprattutto attraverso il cellulare e da questo piccolo “quartiere generale digitale” sono (siamo) capaci di gestire relazioni e appuntamenti di lavoro.
- democratizzazione delle informazioni: la digitalizzazione delle imprese ha portato ad un progressivo ampliamento e alla contemporanea democratizzazione dei canali di informazione. Non solo tante testate hanno spostato il core della propria attività online (per non parlare di quelle che sono nate unicamente online), ma hanno dovuto integrare nei propri piani di comunicazione anche i Social Media (in particolare Facebook).
Seguono – a cascata – altri grandi e piccoli cambiamenti che hanno coinvolto e stravolto il modo di comunicare e di percepire i brand: se il marketing tradizionale poneva al centro il prodotto, il marketing digitale è “utente-centrico” nelle dimensioni in cui non deve mai dimenticare o sottovalutare le sempre mutevoli necessità delle buyer personas.
Perché investire in Digital PR
All’interno di una strategia digitale completa e che punti alla creazione di un reale valore aggiunto per il brand è opportuno inserire una parte relativa alla Digital PR. Con questa attività di intende l’insieme delle attività tecniche e relazionali che portano all’accrescimento della brand awareness di un’azienda attraverso la pubblicazione di articoli di valore su testate giornalistiche o testi esterni di prestigio.
Dal punto di vista tecnico, la presenza di un link che “parte” dal sito autorevole e punta verso quello del brand comporta un elemento di grande importanza per il motore di ricerca che può rivedere il posizionamento della pagina web, migliorandola. Inoltre, questi articoli rimangono visibili a tutti coloro che interrogano il motore di ricerca e, trovando dei contenuti che parlano in maniera encomiastica di un determinato argomento, non possono che riconoscerne il valore. È opportuno sottolineare che la Digital PR, insieme alla Link Building, sono due elementi sostanzialmente fondamentali per tutti coloro che desiderano migliorare il posizionamento del proprio sito nei risultati di ricerca; di conseguenza, è opportuno affidarsi a chi si occupa in maniera competenze della selezione dei siti sui quali investire affinché questi siano non solo autorevoli, ma che possano anche assicurare un determinato ritorno.
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