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Click fraudolenti: come proteggersi dai click non validi su Google Ads

Cosa sono i click fraudolenti? Come funziona la truffa del click fraud su Google Ads (ex AdWords)? Cosa fare per proteggersi dai bot e dal traffico non valido online? In questo articolo approfondiremo il tema, molto attuale, dei click fraudolenti e illustreremo le principali tecniche per individuarli e per difendersi.

Cosa sono i click fraudolenti? Il fenomeno del click fraud spiegato

Con il termine click fraudolenti si fa riferimento a quella truffa online per cui vengono eseguiti dei click falsi su inserzioni, banner, link affiliati e altri annunci pubblicitari presenti sul web. Il fenomeno del click fraud può generare un danno economico anche ingente agli inserzionisti, che si ritrovano a dover pagare per dei click non validi, sprecando così il loro budget pubblicitario.

Nelle campagne PPC (pay per click), infatti, l’inserzionista paga una certa somma per ogni click ricevuto sulle sue ads. Per questo motivo, se vengono eseguiti molti click falsi su uno o più annunci, l’inserzionista si ritrova a sborsare grandi cifre, senza che ci sia però un reale interesse verso i suoi prodotti o servizi.

Si stima che le truffe pubblicitarie siano costate oltre 61 miliardi di dollari nel 2022 (dati ClickCease).

Tutte le tipologie di click non validi sugli annunci

Esistono differenti tipologie di click non validi su Google Ads e sulle altre piattaforme per campagne PPC (come ad esempio Facebook Ads e Bing Ads):

  • CLICK ACCIDENTALI DEGLI UTENTI: si tratta di click involontari che non hanno alcun valore, in quanto eseguiti per errore.
  • CLICK NON VALIDI DA TRAFFICO NON QUALIFICATO: si tratta di click effettuati da utenti reali, ma che non rientrano nel target della campagna (ad esempio utenti che si trovano in un’area geografica dove il prodotto pubblicizzato non è disponibile).
  • CLICK NON VALIDI DEI CONCORRENTI: sono click fraudolenti eseguiti dai competitor al fine di arrecare un danno economico all’inserzionista rivale, esaurendo o diminuendo il suo budget pubblicitario per una determinata campagna.
  • CLICK NON VALIDI DEI PUBLISHER: si tratta di una frode portata avanti da editori e proprietari di network, i quali simulano un traffico non reale sugli annunci pubblicati nei loro canali.
  • CLICK FRAUDOLENTI DI BOT E CLICKFARM: i click falsi eseguiti a mano possono arrecare un danno anche serio agli inserzionisti, ma sono i bot e le clickfarm a costituire la minaccia più grande, in quanto possono operare su una scala molto più vasta, con velocità e numeri estremamente alti.

Cosa sono bot e clickfarm? Come minacciano le inserzioni PPC?

I bot sono software informatici che, una volta programmati, agiscono in maniera veloce e automatica, senza bisogno dell’intervento umano. Esistono bot benigni (come ad esempio i crawler di Google), e bot maligni. Questi ultimi vengono utilizzati anche per effettuare grandi quantità di click fraudolenti che, se non vengono bloccati, possono generare delle perdite economiche agli inserzionisti.

Le clickfarm sono postazioni operate da numerose persone fisiche pagate per generare manualmente dei click su annunci, link, post, banner eccetera. Queste strutture, spesso localizzate in paesi poveri o in via di sviluppo, sono più difficili da individuare rispetto ai bot, in quanto fanno uso di utenti e di dispositivi reali.

Bot e clickfarm possono generare anche decine di migliaia di click fraudolenti ogni giorno e pongono dunque una seria minaccia agli inserzionisti, i quali si ritrovano a sprecare tutto il loro budget pubblicitario senza ottenere conversioni.

Traffico non valido su Google Ads: campagne SEM e conversioni a rischio

Le piattaforme che permettono di creare campagne PPC (pay per click) sono molte: come ad esempio Facebook Ads e Bing Ads di Microsoft. Tuttavia, il colosso delle inserzioni online rimane Google, con la sua piattaforma di PPC Google Ads, precedentemente conosciuta con il nome Adwords.

Secondo questo report, un business di medie dimensioni può arrivare a perdere oltre 15.000$ all’anno a causa del click fraud su Google Ads.

A questo punto sorge spontaneo chiedersi se anche le nostre campagne SEM (search engine marketing) e PPC in generale non siano a rischio. Tutte le inserzioni online, infatti, possono diventare bersaglio di bot e click fraudolenti in qualsiasi momento. Ma Google come tutela i suoi clienti?

Click fraudolenti su Adwords (Google Ads): un problema reale

Google mette in campo varie strategie per proteggere i suoi inserzionisti dal traffico non valido e dal click fraud. Una parte dei click falsi, infatti, viene intercettata (quasi) in tempo reale. Mentre un’altra porzione di interazioni sospette viene esaminata dal sistema in un secondo momento e, nei casi di frode, un credito pubblicitario può venire assegnato all’utente.

Gli strumenti adottati da Google, però, spesso non sono sufficienti a proteggerci da bot, clickfarm e competitor scorretti. Benché il colosso di Mountain View utilizzi tecniche avanzate di rilevamento degli indirizzi IP, analisi del comportamento e machine learning, sono molti gli utenti che lamentano perdite ingenti causate dal click fraud.

In altre parole, Google non è in grado di proteggere sufficientemente i sui inserzionisti, i quali rischiano ogni giorno di sprecare risorse e potenziali conversioni.

Come bloccare i click non validi e proteggersi dal click fraud su Google Ads

Per proteggere le nostre campagne SEM e PPC da click non validi e attività fraudolente, possiamo integrare diversi metodi:

  • Utilizziamo gli strumenti automatici messi a disposizione da Google. Sebbene non siano perfetti e non blocchino tutto il traffico non valido in tempo reale, aiutano comunque a proteggere le nostre inserzioni.
  • Teniamo costantemente monitorate tutte le nostre campagne su Google Ads. In questa maniera ci accorgeremo subito di eventuali attività insolite (come un’impennata di interazioni provenienti da fonti sospette), potendo così intervenire più prontamente.
  • Utilizziamo tool specifici pensati per proteggere le campagne PPC su Internet. ClickCease, ad esempio, permette di intercettare e bloccare la maggior parte di click non validi su molte piattaforme di advertising. Approfondiremo il tema nei prossimi paragrafi.
  • Rivolgiamoci ad un consulente SEM e Google Ads qualificato, come SEO Leader. Grazie al suo supporto esperto, infatti, potremo valutare la strategia migliore per difenderci dal traffico falso e ridurre al minimo l’impatto del click fraud.

Come denunciare click non validi a Google e chiedere un rimborso

Se non siamo riusciti a prevenire il fenomeno del click fraud, e una o più delle nostre campagne sono state colpite da un’ondata di click falsi, possiamo contattare il supporto di Google per chiedere un’investigazione.

A supporto di questo ticket a Google dovreste avere  opportunamente configurato un piano di misurazione con tutti i KPI ritenuti rilevanti per il business. Se ad esempio avete creato correttamenete con Google Tag Manager degli eventi come la tracciatura su uno specifico numero telefonico o una thank you page e rilevate un numero scorretto di conversioni allora è probabile che siate oggetto di click non validi.

Per denunciare dei click non validi a Google dobbiamo compilare integralmente questo form. Più dettagli riusciamo a fornire, più possibilità avremo di ricevere una risposta affermativa dal supporto.

Come funzionano i tool per bloccare bot e click fraud?

Negli ultimi 24 mesi sono subentrato in diversi account di clienti che avevano attivo un servizio per proteggere dai clic fraud ed ho lavorato su diverse piattaforme. In altri casi ho personalmente supportato alla creazione, configurazione e gestione di un account delle varie soluzioni esistenti.

Uno dei tool professionali più apprezzati e utilizzati per scongiurare la minaccia dei click fraudolenti è ClickCease. Questo servizio a pagamento, una volta configurato, è in grado di proteggere dal click fraud campagne PPC su Google Ads (Adwords) e Facebook Ads.

ClickCease, infatti, è in grado di bloccare in tempo reale la maggior parte dei click non validi provenienti da bot, competitor e clickfarm. Monitorando costantemente tutte le nostre campagne, questo tool utilizza un avanzato algoritmo in grado di determinare se il traffico sulle nostre inserzioni è reale o fraudolento.

Mi preme spiegare che Clickcease o altre soluzioni che proteggono dai click non validi sono fornitori indipendenti e non sono affiliati con alcun motore di ricerca.

Grazie a ClickCease, bot e utenti malintenzionati vengono immediatamente bloccati, evitando che interagiscano con le nostre ads e proteggendo così il nostro budget pubblicitario.

Inoltre, se si utilizza ClickCease, la richiesta di rimborso a Google Ads per traffico non valido è ancora più semplice, in quanto è possibile scaricare un report con tutti i dati necessari direttamente dalla dashboard di questo tool. (Per ottenere il report è sufficiente aprire il menu “Strumenti” e poi selezionare “Richiedi il rimborso di Google”.)

Come spiegato questa soluzione l’ho utilizzata in modo efficace perchè ha anche una dashboard molto semplice da utilizzare; esistono comunque soluzioni anche più avanzate (e costose), ad esempio CHEQ Essentials che utilizza algoritmi avanzati e funzionalità di monitoraggio in tempo reale per rilevare e bloccare le fonti dannose.

Qui un’immagine che spiega la complessità della piattaforma in termini di controlli (cybersecurity test) svolti

CHEQ real-timecybersecurity tests
CHEQ real-time
cybersecurity tests

Necessiti di supporto per configurare un tool per bloccare bot e click fraud sulle tue campagne? Contattami per una consulenza.

SEO Leader: il consulente Google Ads che ti protegge dai click fraudolenti

In questo articolo abbiamo spiegato che cosa sono i click fraudolenti e alcune tecniche di base per proteggersi dal click fraud. Come abbiamo visto, questo fenomeno molto diffuso sul web pone una seria minaccia a tutti quei business che utilizzano campagne PPC online, soprattutto se utilizzi le nuove campagne Performance Max di Google che lavorando su un ecosistema di canali molto più ampio di canali rispetto ad esempio alle campagne search sono più esposte. Purtroppo ci sono settori nei quali esistono clickfarm che quotidianamente “lavorano in modo poco etico” per produrre click non validi e non permettono di lavorare.

Il click fraudolento è considerato una violazione delle politiche delle piattaforme pubblicitarie e può comportare sanzioni legali se viene scoperto e dimostrato; questa attività, come spiegato, può avere diverse motivazioni, tra cui:

  1. Aumentare i costi pubblicitari
  2. Ridurre la concorrenza
  3. Generare ricavi fraudolenti

 

In sintesi, l’uso di uno strumento di prevenzione della frode pubblicitaria può portare a una significativa riduzione dei costi pubblicitari, migliora la sicurezza del marchio e le performance della pubblicità web. Quindi, considerare seriamente l’implementazione di un tale strumento può comportare notevoli vantaggi per la tua azienda.

L’acquisto di un tool per bloccare i click non validi e proteggersi dal click fraud su Google Ads rappresenta un costo “fastidioso” ma a mio avviso sempre più necessario.

In un approcio data driven è fondamentale che le conversioni tracciate siano reali e rappresentative di azioni realmenete svolte, ma non solo. Se non ottieni i risultati desiderati dalle tue campagne Google Ads, potresti iniziare a sospettare della frode pubblicitaria nelle tue campagne pubblicitarie. In molti casi, semplicemente rilevare ed eliminare la frode pubblicitaria può migliorare le prestazioni delle campagne PPC.

Spesso le diverse soluzioni offrono dei “trial”, dei periodi di prova che consentono di valutarne l’efficacia.

SEO Leader è consulente Google Ads e Google Shopping ed esperto SEM e SEO. Con oltre 16 anni di esperienza sul campo, sono in grado di configurare per te le migliori strategie di difesa dal click fraud, minimizzando le perdite e massimizzando l’efficacia delle tue campagne.

Se vuoi proteggere il tuo business dal traffico non valido e difenderti da bot, clickfarm e competitor malevoli, contattami per una consulenza dedicata.

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