L’innovazione è un processo molto complesso e diversificato che necessita un’ampia gamma di competenze e capacità per sviluppare un nuovo prodotto o servizio da posizionare sul mercato. A inizio luglio 2019 è stato pubblicato un primo decreto attuativo riguardo la nascita della figura dell’Innovation Manager, un professionista la cui mission è quella di supportare e accompagnare il processo di digitalizzazione delle PMI italiane.
Si tratta di un ruolo nuovo, previsto nella legge di bilancio 2019, che può lavorare a stretto contatto con piccole e medie imprese determinate a compiere importanti processi di trasformazione digitali in ambiti strategici come impresa 4.0, Big Data, intelligenza artificiale. È dunque una persona creativa che cerca e sviluppa progetti di innovazione e fa sì che l’innovazione possa essere parte integrante e fondante delle imprese italiane.
Ma chi è e cosa l’innovation manager? Che ruolo ha esattamente?
L’innovation manager: chi è
L’innovation manager è una figura decisiva per la creazione di un percorso di innovazione delle aziende che desiderano essere al passo con i trend digitali o a volte perfino anticiparli: in questo senso, il ruolo di manager dell’innovazione è infatti volto a favorire lo sviluppo tecnologico di un’azienda, nonché a aumentarne la competitività.
Si tratta in tutto e per tutto di un professionista del futuro capace di riconoscere quali innovazioni possano essere strategiche e quali no per la crescita di un’impresa, sempre in ottica della trasformazione digitale in atto nei mercati. Ciò significa avere elevate capace manageriali, tecniche e possedere competenze in campo di “scouting tecnologico” cioè di ricerca di tecnologie per migliorare prodotti e servizi, in una parola, di innovare.
Non esiste un percorso di formazione unico, ma – come riportato da un’indagine 2018 dell’Osservatorio del Polimi – un background piuttosto diffuso è quello della Direzione ICT all’interno del quale è possibile sviluppare skill come programmi di innovazione specifici in ambito digital o la conoscenza del panorama internazionale dei potenziali interlocutori dell’innovazione. L’innovation manager, però, può anche derivare da settori centrali in ambito innovation come Ricerca e Sviluppo, Marketing o Consulenza strategica.
Le capacità dell’Innovation manager
È evidente che si tratti di una figura dalle competenze trasversali che deve essere dotata innanzitutto di leadership, intesa soprattutto come capacità di motivare e ispirare per spingere al cambiamento, anche quando capita di scontrarsi con realtà più “tradizionali” e quindi meno favorevoli ad innovare.
Inoltre, occorre avere anche un’attitudine “visionaria” nel senso più profondo del termine cioè come visione strategica del futuro in modo da cogliere e, soprattutto, anticipare i trend che possono influenzare il mercato di riferimento in modo da seguirli, e perché no, crearne di nuovi.
Infine, un buon innovation manager non può non possedere qualità quali la creatività, curiosità e apertura mentale, tutte capacità fondamentali per spiccare nella ricerca di nuovi business e opportunità.
Vuoi conoscere un innovation manager?
In data 6 Novembre 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha pubblicato l’elenco degli Innovation Manager e sono tra gli 8956 manager iscritti all’albo (informazione aggiornata al 8/11/2019) grazie alle competenze tecnico specifiche e per l’attitudine naturale a rimanere costantemente aggiornato sui trend del momento. Grazie al Bando del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) potrai usufruire di contributi fino a 40.000 mila euro (80.000 per reti d’impresa) per la consulenza di un innovation manager iscritto all’albo.
Proprio per questo accompagno le aziende di Lombardia, Liguria e Piemonte nel proprio percorso di rivoluzione digitale, aiutandole a scegliere gli strumenti, i tempi e i mezzi più adatti ai propri obiettivi di business e alla fase aziendale che stanno attraversando. Vuoi approfondire questo argomento? Non esitare a contattarmi.