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Quando si parla di posizionamento sui motori di ricerca, non si possono non citare le parole chiave, dette anche keywords o addirittura in alcuni casi key word. Sicuramente avrai già sentito parlare di parole chiave, ma quanto realmente sai di cosa si tratta e che ruolo giocano nel posizionamento di un sito sui motori di ricerca? Oggi vogliamo aiutarti a dissipare qualche dubbio e a capire come sceglierle e usarle al meglio per migliorare la tua visibilità online. Continua a leggere, per saperne di più.

Indice argomenti

  1. Cos’è una parola chiave: significato
  2. Varie tipologie di keywords (Keyword informazionali – Keyword navigazionali – Keyword transazionali)
  3. Search Intent: cos’è e a cosa serve
  4. Cosa è una query
  5. A cosa servono le keywords
  6. Come le parole chiave aiutano il posizionamento nella SEO
  7. Dove posizionare la keyword
  8. Conclusioni

Cos’è una parola chiave: significato

Chiunque desideri ottenere visibilità su Google e sugli altri motori di ricerca, non può trascurare le parole chiave. Come si può intuire dal significato letterale di questo termine, le “parole chiave” o “keywords” sono delle parole che permettono di identificare immediatamente, e a prima vista, l’argomento trattato all’interno di una pagina web.

Le keyword si inseriscono nel campo ricerca di Google, quando si vuole trovare un determinato argomento. La “parola chiave” può essere composta da due o più parole che insieme vanno a fornire una chiave di ricerca per gli utenti che cercano qualcosa su Google. Tramite queste chiavi di ricerca puoi fare in modo che gli utenti trovino gli argomenti di cui parli sul tuo blog, o i prodotti che vendi all’interno del tuo shop online.

Attenzione però: non tutte le parole chiave sono uguali. Ad esempio digitando su Google la key word “pizza” potrai trovare sia le pizzerie da asporto che consegnano nella tua area geografica, che – ad esempio – la ricetta della pizza.

Come è possibile quindi aggirare il problema ed ottenere risultati più precisi? Ad esempio scrivendo un articolo sul tuo blog, utilizzando nel modo giusto keywords cosiddette “a coda lunga”, ovvero composte da tre o più parole. Di solito le keywords a coda lunga hanno un volume di ricerca più basso, ma sono anche più efficaci.

Inoltre, è importante anche capire quale dovrebbe essere l’intenzione di una determinata query di ricerca, come vedremo tra poco.

Varie tipologie di keywords

Abbiamo già visto insieme la differenza tra parole chiave a coda lunga e a coda corta, ovvero il numero di parole che può comporre una keyword. Ma non è la sola distinzione che è possibile fare. Infatti, come anticipato: non esiste una solo tipologia di parola chiave. Grazie alla composizione di parole Google riesce a comprendere l’intenzione di ricerca.

Quando si sceglie una key word è importante che questa rispecchi le intenzioni di ricerca dei tuoi utenti, soprattutto quando questi ultimi ancora non ti conoscono ma hanno bisogno proprio di te, dei tuoi prodotti e dei tuoi servizi.

Molte persone infatti effettuano dapprima ricerche più generiche e poi, via via, sempre più specifiche, fino ad arrivare al tuo sito web.

Ci sono tre tipologie di keyword che possono suggerire il genere di ricerca effettuata da parte degli utenti:

– keyword informazionali

– keyword navigazionali o brandizzate

– keyword transazionali o commerciali

Ad esempio, le parole chiave informazionali servono, come suggerisce il nome, a fornire indicazioni a persone che ancora non sanno bene di quale prodotto hanno bisogno, né conoscono te e i tuoi servizi. Le keywords navigazionali o brandizzate sono invece quelle che potrebbero usare le persone che conoscono te, ma non i tuoi prodotti, infine quelle transazionali o commerciali, sono per chi ti conosce già, ma vuole essere convinto.

Keyword informazionali

Le keyword informazionali, o kw come spesso vengono abbreviate, sono le parole chiave che un utente utilizza per avere informazioni. Questo è il primo passo del processo di acquisto, ancora abbastanza lontano dalla transizione vera e propria. Gli utenti che utilizzano le kw informazionali sanno di avere un’esigenza o un problema, ma si stanno ancora informando su come risolverlo. Ad esempio, di questa categoria possono far parte parole chiave come “posizionamento sui motori di ricerca”, inserite nel campo ricerca da persone che stanno cercando un consulente SEO che possa aiutarli a posizionare il proprio sito sui motori di ricerca, ma ancora non lo sanno.

Saper utilizzare con consapevolezza questo genere di parole chiave servirà per attirare le visite delle persone che potranno poi diventare, in futuro, clienti. Di questo genere di ricerca fanno parte anche le classiche guide “Come fare…”, che ti aiuteranno a farti trovare da questo genere di pubblico. Niente poi ti vieta, all’interno di una guida di questo tipo, di inserire anche la soluzione al problema, che potrebbe essere un e-book da scaricare oppure il tuo contatto per richiedere un preventivo.

 Keyword navigazionali

Le keyword navigazionali sono quelle che vengono utilizzate da utenti che già conoscono i tuoi prodotti e i servizi che metti a disposizione. Questo genere di parola chiave serve per fare in modo che chi ti cerca possa raggiungerti sul tuo sito web.

L’utente sa già chi sei, ma magari non ricorda l’indirizzo del tuo sito, oppure sta cercando il tuo numero di telefono su Google. Può essere utile lavorare anche su questa parola chiave, magari utilizzando – in base al settore in cui ci si trova – portali turistici, siti di recensioni o di prenotazioni. Solitamente le kw navigazionali vengono utilizzate da utenti che si trovano già abbastanza avanti nel processo di acquisto.

Keyword transazionali

Infine, le keyword transazionali vengono utilizzate per ottimizzare contenuti diretti alla vendita. Grazie a questa tipologia di parola chiave intercetterai tutti gli utenti che desiderano effettuare l’acquisto, quindi sono molto importanti. Di questa categoria fanno parte keywords come ad esempio “consulente SEO Milano” o “Posizionamento siti web Milano”. Non servono più guide o informazioni generiche, gli utenti ormai hanno capito che hanno bisogno di un determinato prodotto o servizio, e quel prodotto o servizio potresti essere tu.

Esiste poi una categoria particolare di keyword, ovvero le parole chiave a corrispondenza inversa. Le parole chiave a corrispondenza inversa vengono infatti applicate a livello di campagna o di gruppo di annunci. Le keyword a corrispondenza inversa servono per escludere i termini o le frasi che non desideri associare ai tuoi annunci, all’interno di una query di ricerca.

Le keyword a corrispondenza inversa richiedono un grande impegno in termini di ricerca, e consigliamo di far eseguire questa attività a un professionista. Infatti occorre stilare un elenco e tenerlo continuamente aggiornato con nuovi termini, in base all’andamento dei tuoi annunci su Google.

Grazie a questa particolare tipologia di keyword renderai i tuoi annunci ancora più performanti, perché diminuiranno tutte quelle ricerche non inerenti al tuo obiettivo. Come ad esempio persone che cercano un determinato prodotto o una risorsa gratuita. Questo ti permetterà di risparmiare budget, non spendendo denaro inutilmente.

Search Intent: cos’è e a cosa serve

L’abbiamo già anticipato, l’intento di ricerca, detto anche “search intent” è fondamentale quando si decide di lavorare sul posizionamento e sulle parole chiave. Infatti, si chiama search intent il motivo che spinge un utente a fare una determinata ricerca su Google.

Quando si parla di search intent navigazionale si intende che gli utenti hanno digitato nella barra direttamente un dominio. Invece, con search intent informazionale, significa che tramite le query di ricerca si sono cercate informazioni su un determinato argomento. La search intent commerciale è quando un utente effettua un’indagine e cerca sul web un determinato prodotto o servizio per confrontare le diverse offerte. Infine, la search intent transazionale fa riferimento al desiderio preciso di un utente di acquistare un prodotto o un servizio. Queste query sono quindi quelle più importanti da intercettare perché più vicine all’acquisto. Per intercettare la search intent è necessario lavorare con la SEO.

Cosa è una query

Le ricerche vengono chiamate “query”. Con questo termine infatti si fa riferimento alle parole di ricerca che vengono digitate nella barra di ricerca. Conoscere quelle utilizzate dagli utenti per raggiungere un sito web è fondamentale.

Molti, a questo punto, potrebbero quindi chiedersi: ma keyword e query sono la stessa cosa?

La risposta è no. Le query sono infatti una sorta di domanda che l’utente può fare a Google.
Ad esempio “come cercare le keywords per un sito web?” è una query, ma non è una parola chiave. La parola chiave potrebbe essere invece “keywords per sito web”.

A cosa servono le keywords

Grazie a una keyword potrai fare in modo che un utente, digitando proprio quelle parole lì all’interno di un motore di ricerca, possa raggiungere le pagine del tuo sito. Oppure, se hai attivato delle campagne a pagamento su Google, che possa vedere i tuoi annunci, ed essere indirizzato su una landing page o, ancora, su una pagina del tuo sito ottimizzata affinché l’utente compia una determinata azione.

Invece, dal punto di vista dei siti web, le parole chiave servono per indicare a Google l’argomento trattato all’interno di una pagina web. Senza le parole chiave Google difficilmente capirà l’argomento del tuo sito, e quindi non riuscirà a darti la visibilità che ti serve.

Una keyword fa quindi da ponte, tra gli utenti e i siti o le pagine web che potrebbero servire a soddisfare determinate necessità.

Grazie alle giuste keywords si potranno far crescere visite e traffico al sito. E quindi, in ultima analisi, si potranno anche migliorare i propri affari.

Come le parole chiave aiutano il posizionamento nella SEO

Google contiene un’infinità di informazioni, molte più di quelle che potremmo immaginare. Quindi come fa a proporre a un utente un determinato risultato, in base alle sue ricerche? Con le keywords.

La scelta delle parole chiave è, per questo motivo, uno degli aspetti fondamentali per il posizionamento di un sito web. Infatti, se si desidera ottenere una buona posizione nei risultati delle ricerche effettuate su Google, occorre concentrarsi su keywords che siano pertinenti. L’ideale è scegliere anche qualche sinonimo, in modo da evitare il keyword stuffing, una pratica molto comune anni fa ma oggi mal vista da parte dei motori di ricerca. Con “keyword stuffing” si intende l’eccessiva ripetizione delle parole chiave all’interno di un testo. Molto meglio utilizzare sinonimi o keywords correlate, per far capire a Google di cosa si sta parlando. Infatti, una volta i SEO ragionavano in termini di “keyword density”, oggi invece questa pratica non viene più applicata, lasciando spazio al “keyword intent”, ovvero all’affinità e alla coerenza che esiste tra la parola chiave, i contenuti realizzati e la struttura del sito web che contiene tutte queste informazioni.

Il primo passo, per decidere quali parole chiave utilizzare per il proprio sito web, è la definizione degli obiettivi. Ovvero: qual è lo scopo del tuo sito web? Vuoi farti conoscere da chi ancora non sa chi sei oppure vuoi vendere di più? In base all’obiettivo sarà necessario scegliere determinate parole chiave.

Definiti gli obiettivi, potrai scegliere le parole chiave. L’ideale è combinare keyword a coda lunga e altre più corte. Per farlo potrai utilizzare uno dei tanti strumenti per le keywords, in modo da avere un’idea dei volumi di ricerca delle parole chiave che ti interessano.
I vari SEO tool, come Semrush, Seozoom, Ahrefs, Ubersuggest, Answer The Public e Google Trends, ti possono aiutare in questa fase. In particolare se vuoi valutare una prova gratuita di 14 giorni di semrush di rimando a questo articolo di approfondimento. Il volume di ricerca è importante perché indica numero di ricerche effettuate per una parola chiave. Esistono infatti parole chiave composte da un solo termine che hanno un volume di ricerca e una concorrenza enorme, e poi ce ne sono altre composte da due o tre termini, che hanno meno concorrenza ma anche volumi di ricerca più bassi. Infine, ci sono le long tail keyword, di cui abbiamo già accennato, che sono composte come dicevamo da tre, quattro o più parole e hanno poca concorrenza, ma sono anche molto più specifiche. Apparire tra i risultati di Google con una keywords generica è molto difficile, soprattutto per una piccola azienda. Inoltre, apparire con parole chiave più specifiche, come quelle a coda lunga, è più redditizio perché si riusciranno a intercettare i bisogni di una domanda specifica, anche di nicchia.

A questo punto, definite le tue parole chiave, dovrai realizzare contenuti di qualità che al loro interno contengano le keywords che hai scelto.

Dove posizionare la keyword

Scegliere la migliore keyword o meglio le migliori keywords per permettere agli utenti di arrivare al tuo sito web o al tuo blog, come abbiamo appena visto, è fondamentale. Ma non è l’unico step importante. Infatti anche il “come” si inseriscono le parole chiave all’interno del testo del sito web o della pagina web da posizionare è fondamentale. Affinché le parole chiave siano efficaci e permettano agli utenti di arrivare al tuo sito web, devono essere posizionate nel modo più naturale possibile, senza forzature, all’interno degli elementi più importanti della pagina.

Come posizionare la keyword nel Seo Title

Il tag title è la stringa utilizzata per comunicare a Google il tema della tua pagina web, quindi in questa stringa andrà inserita la parola chiave principale che vuoi utilizzare. Questa keyword sarà quella che farà da perno per i tuoi contenuti.

Come posizionare la keyword nella Meta descrizione

Anche la Meta Description è fondamentale per far capire a Google il tema della tua pagina web. Occorre quindi inserire anche qui la tua parola chiave principale, affinché la tua pagina si posizioni meglio. In questo caso, al contrario del title, dovrai inserirla all’interno di una frase, una description appunto. Questa parte sarà anche quella che gli utenti vedranno tra i risultati di ricerca. Quindi, dal momento che potrebbe invitarli a entrare all’interno del tuo sito, dovrà essere accattivante e persuasiva.

Come posizionare la keyword nel Permalink

Il permalink è l’URL della pagina web. Per ottimizzare questo indirizzo di riferimento si può fare in modo che contenga la key word principale della tua pagina. Infatti, se si vogliono ottenere buoni risultati di posizionamento occorre creare un URL SEO friendly, inserendo appunto quella stessa parola chiave per la quale vuoi posizionare l’articolo o la pagina web sui motori di ricerca.

Come posizionare la keyword nelle immagini

Le parole chiave possono essere inserite anche negli alt delle immagini. Questo aiuterà Google a tematizzare ancora di più il tuo sito, e quindi ad apparire con maggiore facilità tra i risultati di ricerca. Nel tag alt usa le parole chiave che descrivono la foto, e di conseguenza anche il tema della tua pagina web, ma senza forzature.

Come posizionare le keywords negli H1, H2…

Anche gli header, ovvero gli H1, H2, H3…, possono dare utili suggerimenti ai motori di ricerca riguardo al tema della tua pagina. Potrai scegliere di inserire qui le parole chiave, in base alla loro importanza – dalle principali alle correlate – dall’H1 all’H6. L’H1 è l’header più importante, l’H6 quello meno importante. Solitamente l’H1 contiene la parola chiave principale, l’H2 quella correlata più importante e così via.

Conclusioni

Il lavoro che viene effettuato sulle keyword è una parte di quello, molto più ampio, compiuto per ottimizzare un sito web con il fine ultimo di posizionarlo su Google. Ne abbiamo parlato in diverse occasioni: la SEO per essere davvero efficace deve fare lavorare in concerto diverse attività, on site o off site.

Per farlo, e per essere sicuro di fare tutto nel migliore dei modi, è importante rivolgersi a un professionista. Un SEO Specialist che possa cercare le migliori parole chiave per te e la tua attività online e che sappia posizionarle al meglio, mettendo in pratica tutte le sue conoscenze in materia.

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