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Piano editoriale e calendario editoriale sono due strumenti alla base di qualsiasi campagna di content marketing che si tratti di blog o social. In questo articolo-guida, si parla nello specifico di come fare un piano editoriale SEO per blog con alcuni esempi e modelli utili per la creazione del calendario editoriale.

Se gestisci un blog, infatti, è molto importante sapere come creare un piano editoriale e perché non dovresti proprio farne a meno.

Vediamo, inoltre, l’importanza dello stile e del tone of voice, come definire gli argomenti, le buyer personas e le keyword, nonché la creazione di temi e categorie.

Cos’è un piano editoriale

Il piano editoriale completa il piano di content marketing e fornisce una guida per creare e pubblicare i contenuti sul blog. È uno strumento fondamentale per pianificare e definire la strategia e il calendario dei contenuti che verranno pubblicati su un blog nel corso di un determinato periodo, di solito un mese o un trimestre.

In poche parole, si tratta di una strategia, poi resa graficamente su un documento che può essere creato in diversi formati (.docx, .pdf o .xlsx), per organizzare e programmare i contenuti per il blog e gestire tutte le varie attività editoriali.

La programmazione editoriale tiene conto di tutte quelle tematiche che si vogliono trattare, gli argomenti di ciascun post, le date di pubblicazione e anche altri parametri, come la lunghezza stimata degli articoli, eventuale url e tag metadati (title e meta description, se richiesti).

L’obiettivo del piano editoriale è quello di pianificare con anticipo i contenuti da produrre, in modo da renderli coerenti con gli obiettivi di business e di comunicazione del blog.

Perché è importante un piano editoriale per blog?

Forse più che importante, è più corretto dire che il piano editoriale per blog è utile. E ora vediamo perché.

Il piano editoriale svolge diverse funzioni.

  • Migliora la qualità e la coerenza dei contenuti ottimizzando i tempi di produzione senza lasciare nulla all’improvvisazione, mantenendo una coerenza stilistica e valoriale.
  • Aiuta a creare una connessione ed engagement con i lettori grazie alla continuità dei topic sviluppati, favorendo una strategia di inbound marketing che attira e coinvolge le persone in modo spontaneo.
  • La pianificazione e la calendarizzazione permettono di mappare i contenuti in relazione agli obiettivi di posizionamento SEO e di business, pianificando le attività di promozione e comprendendo come influenzano il traffico e le conversioni sul sito.
  • Aiuta a migliorare l’organizzazione aziendale e a definire cosa deve essere fatto, come e perché.
  • Può essere condiviso con i clienti per aumentare la fiducia e ottenere approvazioni.

Cos’è il calendario editoriale?

Possono sembrare sinonimi, e vengono usati interscambiandosi, ma piano editoriale e calendario editoriale sono due strumenti diversi. Se con il primo programmiamo una calendario di uscite, con il secondo mettiamo tutto nero su bianco.

Il calendario editoriale traduce operativamente il piano editoriale, facendolo scendere nel dettaglio delle date di pubblicazione dei singoli contenuti. È uno strumento indispensabile di project management per la produzione costante di post.

Infatti il calendario editoriale è la rappresentazione visiva che aiuta a programmare i post del blog su base giornaliera, settimanale o mensile.

Senza perdere tempo o impazzire per capire cosa pubblicare, grazie al calendario editoriale si possono subito vedere i prossimi post del blog da scrivere e pubblicare.

Inoltre, questo documento ci aiuta a tenere traccia dei tipi di contenuti, degli autori, dei canali di promozione e di tutti gli altri dettagli:

  • media e canali utilizzati
  • frequenza di condivisione
  • tipologia di contenuti
  • formati
  • target di destinazione.

Vediamo le altre differenze tra piano editoriale e calendario editoriale per capire bene gli usi dell’uno e dell’altro:

  • il piano editoriale definisce i macro-argomenti e gli obiettivi generali, mentre il calendario si focalizza sulle singole uscite di contenuti, indicandone la data esatta.
  • Il calendario editoriale prevede una finestra temporale più ristretta (ad esempio, un mese) rispetto al piano editoriale che copre generalmente trimestri o semestri.
  • Il calendario editoriale è più dettagliato perché identifica i singoli post/articoli da pubblicare con una cadenza regolare, stimandone la tempistica di produzione.

Andando ancora più nel dettaglio, il calendario editoriale contiene:

  • Tipi di contenuto
  • Autori e data di pubblicazione
  • Risorse da includere nei contenuti pubblicate
  • Canali promozionali.

Come creare un Piano editoriale SEO?

Per far sì che il piano editoriale SEO porti i vantaggi sperati, non basta stabilire le tempistiche di pubblicazione dei contenuti. È infatti necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

Conoscere il proprio brand: i contenuti che vengono pubblicati devono assolutamente tenere conto delle caratteristiche dell’azienda. Questo, che all’apparenza può risultare un passaggio semplice e scontato, risulta essere tutt’altro che banale: occorre infatti chiedersi quali sono i punti di forza del brand, la sua identità, l’immagine che di esso hanno i fruitori, i prodotti e servizi che i consumatori preferiscono, oltreché i punti di debolezza e gli aspetti migliorabili;

Target di riferimento: una volta esaminate dettagliatamente tutte le caratteristiche dell’azienda, è poi necessario selezionare accuratamente il pubblico a cui ci si vuole rivolgere, studiandone a fondo le caratteristiche e le preferenze. Avere un target di riferimento permette sia di costruire con più facilità i contenuti, sia di conoscere l’andamento della propria campagna marketing online;

Studio dei competitor: un altro aspetto decisivo per la creazione di un PED di successo è conoscere accuratamente i propri avversari, ovvero i brand che operano nello stesso settore della propria azienda. Questo passaggio consente di conoscere che tipo di comunicazione il pubblico sta ricevendo, così da potersi o adattare, oppure, meglio ancora, differenziare, risultando originali e innovativi.

La pianificazione dei contenuti, magari anche attraverso la creazione di un vero e proprio calendario, deve dunque incontrare lo studio attento e meticoloso dei tre fattori che sono in gioco all’interno di una campagna marketing: il proprio brand, i competitor e il pubblico. A questi aspetti deve aggiungersi l’intelligente realizzazione dei contenuti, i quali occorre che siano creativi e accattivanti.

Elementi chiave di un piano editoriale SEO

Gli Elementi chiave di un piano editoriale SEO includono:

Ricerca di parole chiave: identificare le parole chiave rilevanti per il target di pubblico, che le persone utilizzano nelle loro ricerche online. Questo aiuta a guidare la creazione di contenuti che rispondono direttamente agli interessi e alle domande degli utenti.

Ottimizzazione dei contenuti: adattare i titoli, i metatag, le descrizioni, le URL e il corpo dei testi per incorporare le parole chiave target in modo naturale e strategico. Ciò include anche l’ottimizzazione della struttura dei contenuti, l’uso di tag H1, H2, H3, ecc., e l’ottimizzazione delle immagini.

Creazione di contenuti di qualità: Produrre contenuti utili, informativi e di alta qualità che non solo integrano le parole chiave in modo naturale, ma forniscono anche valore reale agli utenti. Ciò può aiutare a migliorare il CTR ed aumentare il tempo di permanenza sulla pagina con relative azioni di conversione del sito.

Strategia di link interni ed esterni: incorporare link interni per guidare gli utenti attraverso il sito web e migliorare la struttura di navigazione, oltre a ottenere backlink da siti esterni affidabili per aumentare l’autorità e la fiducia del sito.

Analisi e monitoraggio: utilizzare strumenti come Google Analytics e Google Search Console per monitorare le prestazioni dei contenuti, analizzare il comportamento degli utenti, e adattare la strategia in base ai risultati ottenuti.

L’obiettivo di un piano editoriale SEO è quindi non solo di produrre e pianificare contenuti che siano interessanti e rilevanti per il pubblico target, ma anche di ottimizzarli in modo che siano facilmente scopribili attraverso la ricerca organica, portando a una maggiore visibilità online, traffico qualificato al sito web e, infine, a una maggiore conversione o adempimento degli obiettivi di business.

Creazione di un piano editoriale: passaggi fondamentali

Vediamo tutti i passaggi necessari per creare un piano editoriale.

Delinea gli obiettivi di contenuto e i KPI

Per pianificare i contenuti che andrai a pubblicare, prendi come punti di riferimento i tuoi obiettivi:

Mentre per capire cosa sta accadendo, definisci i KPI di analisi e valutazione, obiettivi misurabili come numero di visitatori, vendite generate, autorità del dominio. Questa fase di studio del target e degli intenti permetterà di ideare successivamente i contenuti più in linea.

Analisi del pubblico e definizione dei contenuti

La prima cosa che dovresti chiederti è: chi è il tuo pubblico di riferimento (la buyer persona) e cosa gli interessa, così da condividere contenuti pertinenti e coinvolgenti per loro. Definisci caratteristiche come età, professione, interessi. Focalizzati sulle loro esigenze, pensa a cosa stanno cercando, alle risposte che vorrebbero ricevere.

La ricerca delle keyword

La ricerca delle keyword è un altro passaggio importante per ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca. Una volta completati questi passaggi, è possibile definire le tipologie di contenuti da creare e suddividerli in temi e categorie. Infine, è necessario trovare uno stile e un tone of voice unici per il blog.

Ideazione dei macro-temi

Sulla base degli interessi del pubblico individuato e degli obiettivi, si possono stabilire le macro-aree tematiche su cui concentrarsi. Ad esempio, per un blog di un ristorante:

  • piatti tipici locali
  • ingredienti utilizzati
  • menù speciali
  • i piatti meglio recensiti
  • i commenti delle persone
  • eventi speciali
  • promozioni

I temi dovranno essere abbastanza ampi da comprendere diversi argomenti, ma sempre specifici e pertinenti.

Entriamo ora nella fase operativa del calendario editoriale.

Come trovare idee per il calendario editoriale

Una volta individuate le macro aree, possiamo entrare nel dettaglio con l’ideazione del contenuto. Questo passaggio può cambiare a seconda della condizione di partenza. Se sei un freelance o se lavori in team.

Nella seconda ipotesi, un brainstorming aiuta a definire prima e meglio gli argomenti specifici partendo dalle idee generiche.

In aggiunta, aiutano piattaforme dalle quali trarre ispirazione come Google Trends, la SERP stessa di Google, i topic correlati, ma anche i vari social di cui disponiamo per trovare spunti interessanti. Inoltre, se ne hai modo, aiuta più di tutto interagire con i propri clienti e ascoltare le loro esigenze.

Come creare il calendario editoriale e scegli un formato per organizzarne la struttura

Vediamo come creare il calendario editoriale per organizzare in modo schematico e con scadenze precise la pubblicazione dei contenuti. Come premesso, il calendario editoriale delinea giorni e orari in cui verranno pubblicati i diversi contenuti per il blog, traducendo in azione il piano editoriale.

Ripetiamo al volo cosa deve contenere il calendario editoriale:

  • il tipo di contenuto (classico post articolo, guida, intervista, infografica, gallery, ecc)
  • titolo o argomento
  • autore, data e ora della pubblicazione
  • lo stato o l’avanzamento di ciascun contenuto
  • eventuale risorsa agganciata che le persone possono scaricare
  • altri dettagli come url e metadati per la SEO
  • eventuali note o commenti.

Suddividere i contenuti in temi e categorie

È sicuramente buona prassi suddividere i contenuti in temi e categorie, non solo a livello di pianificazione e, poi, nel documento a livello grafico / visivo, ma anche all’interno del blog.

La suddivisione razionale dei contenuti, ben distribuiti per genere e tematica, aiuta a mantenere una coerenza nel percorso di ricerca e lettura.

Ad esempio, sempre nel caso del blog associato al ristorante, si può adottare una suddivisione per primi piatti, secondi, contorni. All’interno di queste macro categorie si possono inserire le varie declinazioni: primi piatti di pesce, primi di carne, ecc.

Tool e strumenti per creare il calendario editoriale

Come realizzare un calendario editoriale? Per creare il calendario editoriale si possono utilizzare diversi strumenti e modelli.

Ecco alcuni dei più utilizzati:

  • Trello: uno strumento di project management che permette di creare board, card e liste per organizzare e gestire i contenuti editoriali. Si possono aggiungere allegati, impostare date di scadenza e gestire le attività in modo collaborativo.
  • Excel: un foglio di calcolo che permette di organizzare i contenuti in modo ordinato e flessibile nelle righe e nelle colonne per spostare i contenuti e tenere traccia delle scadenze.
  • Google Docs: un tool di scrittura che permette di creare documenti condivisi con tutto il team. Permette di lavorare allo stesso progetto contemporaneamente, aggiungendo note, link e altri dettagli utili.
  • Asana: un’altra opzione per la gestione dei progetti che permette di creare task e impostare scadenze. Puoi aggiungere descrizioni, tag, file e note per una gestione ottimale dei contenuti.
  • Google Calendar: uno strumento di pianificazione che permette di organizzare le varie attività, creando calendari condivisi con il team e tenendo traccia delle scadenze.
  • WordPress plugin: chi usa WordPress per il blog può utilizzare plugin gratuito come “Editorial Calendar” oppure uno a pagamento, come “The Events Calendar” per integrare un calendario editoriale reattivo e ottimizzato per tutti i dispositivi.

Hai bisogno di consulenza SEO per la creazione del tuo piano editoriale SEO? Restiamo in contatto

Se anche tu vuoi lanciare una campagna marketing online di successo ma non sai da dove iniziare, SEO Leader fa al caso tuo: grazie all’esperienza maturata in questo settore, posso offrire una consulenza SEO per la creazione di un piano editoriale SEO che permetta di migliorare il tuo posizionamento organico.

Piano Editoriale SEO: FAQ

Come faccio a identificare le parole chiave giuste per il mio piano editoriale SEO?

Utilizza strumenti come Google Keyword Planner o SEMrush per ricercare parole chiave basate su volume di ricerca e rilevanza. Considera termini a coda lunga e specifici del settore per attrarre traffico qualificato.

Quanto spesso dovrei pubblicare nuovi contenuti del PED?

La frequenza di pubblicazione dei nuovi contenuti dipende da vari fattori, tra cui gli obiettivi del tuo sito, le risorse disponibili, la natura del tuo pubblico e il settore in cui operi. Non esiste una regola universale, ma ecco alcuni consigli per definirla:

Obiettivi del sito: se il tuo obiettivo è aumentare rapidamente il traffico e migliorare il posizionamento SEO, potrebbe essere utile pubblicare contenuti di alta qualità più frequentemente. Tuttavia, se il focus è sulla costruzione di una community o sull’engagement, la qualità e la rilevanza del contenuto diventano più importanti della sua frequenza.

Risorse disponibili: Assicurati che la frequenza di pubblicazione sia sostenibile per il tuo team. Pubblicare contenuti di alta qualità richiede tempo per la ricerca, la scrittura, l’ottimizzazione SEO e la promozione. È meglio avere una cadenza regolare e gestibile piuttosto che rischiare il burnout o diminuire la qualità.

Natura del pubblico: Conosci il tuo pubblico e la sua capacità di consumare nuovi contenuti. Alcuni pubblici apprezzano aggiornamenti frequenti, mentre altri potrebbero sentirsi sopraffatti. Utilizza strumenti analitici per monitorare come il tuo pubblico reagisce a diverse frequenze di pubblicazione e adatta di conseguenza.

Settore: La velocità con cui il tuo settore evolve può influenzare la frequenza di pubblicazione. Settori in rapida evoluzione, come la tecnologia o le notizie, potrebbero richiedere aggiornamenti più frequenti per mantenere il pubblico informato e coinvolto.

In generale, è importante trovare un equilibrio che massimizzi l’impatto dei tuoi contenuti senza comprometterne la qualità. Inizia con una frequenza gestibile, monitora le performance e adatta la tua strategia in base ai risultati e al feedback del tuo pubblico. Ricorda che la coerenza nella pubblicazione è fondamentale per costruire fiducia e aspettative con il tuo pubblico.

Come Misurare l’efficacia di un piano editoriale SEO?

Monitora metriche come traffico organico, posizionamento delle parole chiave, tempo di permanenza sulla pagina e tasso di conversione utilizzando Google Analytics e Google Search Console.

In che modo posso differenziare i miei contenuti da quelli dei concorrenti?

Offri prospettive uniche, copri nicchie specifiche, utilizza formati originali (es. video, infografiche) e condividi storie di successo o case study per aggiungere valore.

Quali sono i migliori strumenti e risorse per sviluppare e gestire un piano editoriale SEO?

Per la pianificazione e gestione dei contenuti, usa Trello o Asana. Per la ricerca di parole chiave e l’analisi SEO, affidati a Google Keyword Planner, SEOZoom o SEMrush.

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